L'Europa è un continente abitato dagli europei, ma chi sono gli europei? Una parte (non troppo secondaria) di essi proviene da altri continenti, tutti parlano lingue diverse, qualcuno parla anche due o tre lingue, ma si tratta di una minoranza (anche se in aumento tra i giovani), molti parlano in dialetti difficili da capire. L’Europa è pure divisa in Stati, alcuni associati in una Unione che stenta a restare unita, altri separati e perfino ostili. Anche i suoi confini sono incerti.
La Russia fa parte dell’Europa? Geograficamente sì, ma una gran parte della Russia sta in Asia, oltre i monti Urali. E la Turchia è un paese europeo? Forse sì, forse no, è da decidere ancora. Insomma l’Europa è un po’ una Babele e gli europei tra loro si capiscono poco o punto. Anzi appena qualche decennio fa si sono scannati reciprocamente senza pietà (Seconda Guerra Mondiale) e da allora non è che si siano tutti voluti bene (pensiamo alla cosiddetta Guerra Fredda dove ci si minacciava di sterminio nucleare o alle recenti e sanguinose guerre nella ex Jugoslavia).
A guardare bene c’è un’Europa virtuale e un’Europa reale, la prima è avviata con la fantasia verso uno Stato federale unico, la seconda chissà dove va a finire. In queste condizioni dobbiamo ragionare da europei virtuali o da europei reali? Mica facile rispondere.
Anche perché molti Stati hanno adottato una moneta unica, ma non hanno né una politica economica unica, né una Banca Federale (come gli Stati Uniti) che stampi e dia denaro agli Stati, ma anzi hanno messo la loro stessa moneta nelle mani delle banche private, che poi prestano denaro agli Stati (cose da pazzi). E’ un vero rompicapo. Nei fatti l’Europa è una proiezione possibile di una federazione provvisoria, che però condiziona tutti come fosse definitiva. Senza dimenticare che all’ìnterno dell’Europa ci sono Stati, come la Svizzera, il Lussemburgo, San Marino, Andorra ecc. che sono autentici e intoccabili paradisi fiscali, pure convenzioni legislativo/statuali al servizio della finanza più clandestina, cassaforti per i furbi, i furbetti e i furbastri.
Uscire da questo labirinto non è facile.
Eppure in queste condizioni la povera Grecia è stata costretta a scegliere tra un’Europa che le presta i soldi a interessi da usurai e il ritorno a un’economia autarchica che potrebbe essere anche più pesante. Bella roba.
Non sarebbe opportuno che invece di riempirsi la bocca della parola Europa, i politici si confrontassero su quale Europa fare? Sarebbe meglio. Ma nessuno sembra preoccuparsene.
E così noi europei siamo tutti vittime dell’Europa, che c’è, ma non c’è, si fa, ma anche non si fa.
Beh, lasciamo perdere. Ora c'è il campionato europeo di calcio. Poi riparliamone.
Chi vince vince e chi perde perde.
Nell'immagine: la copertina de IL Nuovo MALE n.8 (disegno di Giuseppe Del Buono) con l'inserto speciale "L'Osservatore Greco-Romano" (parodia falso/vera de "L'Osservatore Romano"), una vignetta di Giuliano pubblicata sullo stesso numero, e la copertina di FRIGIDAIRE n.242. Entrambe le riviste sono nelle edicole di tutta Italia.
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