FRIGIDAIRE
IL NUOVO MALE
VINCENZO SPARAGNA
FRIGOLANDIA
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FRIGOLANDIA: Museo e redazione di FRIGIDAIRE e IL NUOVO MALE, rivista di satira diretta da Vincenzo Sparagna. Coordinamento e grafica Maila Navarra
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Sulla pelle di Eluana
di Vincenzo Sparagna - 07/02/2009

Il “caso” di Eluana Englaro, la sfortunata ragazza che da 17 anni è in stato vegetativo, vittima del più assurdo degli accanimenti terapeutici, è diventato l’occasione che Berlusconi cercava per andare a uno scontro di potere con il Presidente della Repubblica e aprire la strada a una profonda mutazione costituzionale. Quello che vuole ottenere, sull’onda delle emozioni (gonfiate ad arte) per Eluana, è rendere assoluto il proprio potere di decisione.
E’ inquietante come l’Italia stia scivolando verso una singolare dittatura sulle cui bandiere campeggiano ipocritamente le parole vita, libertà, democrazia.
Ma ancora più inquietante è che allo sviluppo di questa dittatura partecipino da tempo (volenti o ignoranti) da un lato il Vaticano, dall’altro la ex sinistra “comunista”, oggi sedicente democratica.
Il Vaticano si è asserragliato, dopo la morte di Woytila, in un fragile quanto assurdo estremismo teologico conservatore. Alla giusta (in generale) “difesa della vita” si è sovrapposta una visione fanatica della vita stessa che impoverisce anche quella difesa. Si favoriscono forme di militanza antiabortista e di intolleranza verso i non cattolici assai pericolose. Sembrano lontani i tempi (meno di quattro anni…) in cui Giovanni Paolo II, giudicando inutili altri accanimenti terapeutici su di sé, lasciò il Policlinico Gemelli per vivere cristianamente l’agonia nel suo letto. Quell’esempio di saggezza suprema è stato cancellato da una visione quantitativa della vita, da prolungare all’infinito con tutti gli artifici possibili.
A questo si aggiunge la incomprensibile riammissione nella Chiesa dei seguaci dello scomunicato Lefebvre, che rifiutano il Concilio Vaticano II e hanno posizioni medioevali, antisemite e antiluterane: una decisione che mortifica le grandi speranze suscitate dall’ecumenismo predicato e praticato da Karol Woytila.
Due svolte che rendono deboli anche le fin troppo caute proteste vaticane contro le politiche neorazziste del governo.
Per quanto riguarda la ex sinistra “comunista” sono anni che è ipnotizzata dalla “governabilità”.
In omaggio alla “governabilità” è stata praticamente cancellata la democrazia rappresentativa, sono stati potenziati tutti gli strumenti dell’esecutivo, si è favorita la formazione di una maggioranza parlamentare che non corrisponde (per legge, grazie al premio di maggioranza) alle effettive scelte degli italiani. Ora Veltroni grida allo scandalo per il conflitto tra Berlusconi e il Quirinale, ma non c’è da stupirsi se la sua tardiva denuncia appare debole. Per troppi anni Veltroni, D’Alema & C. hanno sostenuto che la Costituzione va “aggiornata”, che debbono essere eliminati i “piccoli partiti” ecc. Infine l’idea sballata che governare sia un’attività neutrale e non una continua scelta di parte, il disprezzo del cosiddetto “consociativismo” (che dava anche all’opposizione un ruolo attivo nelle decisioni dello Stato), il mito della cosiddetta alternanza (una volta tocca a te, una volta a me…) hanno finito per far dimenticare che al potere si trovano tuttora le classi dominanti, i cui più attivi esponenti sono capitalisti e finanzieri senza scrupoli, arraffatutto, puttane e mafiosi….
La Costituzione, ottenuta grazie alla Resistenza e alla lotta di Liberazione, fu pensata proprio per bilanciare (con la democrazia parlamentare, la partecipazione e il diritto) lo strapotere dei potenti e dei prepotenti che tendono a usare lo Stato esclusivamente per i loro interessi.
Purtroppo i primi a dimenticarsene sono stati proprio i neodemocratici postcomunisti. E adesso Berlusconi ha a disposizione una maggioranza parlamentare sproporzionata, deputati e senatori nominati dall’alto, il populismo televisivo, una sinistra con le idee confuse (e in parte addirittura corrotta), una Chiesa invecchiata e reazionaria.
C’è poco da stare allegri, ma ci proveremo lo stesso…

Post Scriptum: il miracolo
10/02/2009

Eluana Englaro è morta. Libera finalmente dall’orrenda prigione in cui era stata costretta contro la sua volontà, condannata da una pietà bigotta e ipocrita a sopravvivere senza coscienza, ad esserci senza essere, a non poter morire in pace.
E’ spaventoso lo sciacallaggio politico che una destra cinica e criminale ha scatenato su questa lunga, insopportabile tragedia.
Questa gente che dice di credere in Dio e che in verità non ha nessuna fede e nessun ideale, salvo l’accumulazione di ricchezza e il potere, nemmeno si inchina religiosamente di fronte a quello che vorrei definire il “miracolo” della liberazione di Eluana dalle sue sofferenze terrene.
Infami fino all’ultimo e oltre. Miserabili incapaci di accettare l’umanità e il mistero della morte. Forse Berlusconi sogna di farsi clonare e vivere in eterno, pensa che il trapianto di capelli faccia dimenticare oltre che agli italiani anche a Nostro Signore i suoi 70 anni…
Ma Dio ci ha dato un segno. E’ intervenuto ad accogliere, che lo si creda o no, l’anima di questa vecchia ragazza torturata. Gli sciacalli non potranno mai capirlo, per loro esistono solo il denaro e la crapula, ma per questo finiranno, che esista o no, all’inferno.
Onore dunque alla martire Eluana Englaro e al suo coraggioso padre che non ha mai smesso in questi anni di combattere per lei.

Vignetta di Giorgio Franzaroli.

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