C'è qualcosa di davvero inquietante nella cronaca degli ultimi giorni: l’Italia del Gossip e quella della Politica sono ormai totalmente sovrapposte e sovrapponibili. Le private avventure del Cavaliere e l’indignazione della bella Veronica contro i vizi dell’imperatore sono contemporaneamente inverosimili e banali, come certe fiction televisive.
Da un lato c’è questa “povera” moglie trascurata, che, come una Filomena Marturano qualsiasi, invoca giustizia per i suoi figli dimenticati, dall’altro questo padre/padrone sorridente e seduttore che la sbugiarda raccontando placidamente al maggiordomo Vespa di come egli, padre affettuoso, abbia provveduto per la festa dei 18 anni della figlioletta Barbara a inviare a sorpresa negli States (dove la derelitta studiava in una superuniversità privata) il “suo ragazzo” e tutti i suoi amichetti italiani travestiti da maschere veneziane.
Insomma al lamento surreale di una moglie tradita, chiusa nel suo dolore in una villa con parco e servitù, corrisponde la protesta di un marito che sostiene di non aver badato a spese anche per i figli di secondo letto. Quella festa di compleanno sarà costata l’equivalente di 100 anni di lavoro di un uomo “normale”, ma all’imperatore e al suo maggiordomo Vespa non sembra né strano, né immorale. A Lui interessa solo dimostrare, conti alla mano, che il papi vuol bene non solo alle pupe, ma anche ai figli e non bada a spese per farli felici.
Ora da sempre il potere è stato anche ricchezza, lusso, orgia. Mussolini riceveva quasi ogni pomeriggio a Palazzo Venezia signore sposate che si prestavano a una sveltina fascista, facendo così far carriera anche ai mariti. Ma i tempi sono cambiati. Silvio non è Benito e Veronica non rassomiglia affatto alla silenziosa e sofferente donna Rachele.
Oggi l’orgia dei potenti non è più un segreto familiare per intimi e domestici, la recita della virtù non si fa più alla vecchia maniera. Anzi l’esibizione della crapula paga perfino in termini elettorali. Ce lo spiegano i sondaggi…Vedete come sono ricco e potente? Siete contenti di votare e servire uno che frequenta solo finlandesi che hanno compiuto i 18 anni e spreca milioni per una festicciola di compleanno? Bravi, bene, bis …
Meno male che, come diceva Rossella O’Hara, forse davvero “domani sarà un altro giorno”.
Vignetta di Vincenzo Tudisco.
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