FRIGIDAIRE
IL NUOVO MALE
VINCENZO SPARAGNA
FRIGOLANDIA
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FRIGOLANDIA: Museo e redazione di FRIGIDAIRE e IL NUOVO MALE, rivista di satira diretta da Vincenzo Sparagna. Coordinamento e grafica Maila Navarra
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Copertine e prezzi.
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Disegno inedito di Andrea Pazienza

Una mostra tra passato, presente e futuro

La mostra/evento/progetto nel Museo di Roma in Trastevere “FRIGIDAIRE Storia e immagini della più rivoluzionaria rivista d’arte del mondo” verrà inaugurata il 18 marzo alle 17,30 e resterà aperta dal 19 marzo al 7 di settembre 2025. Si tratta di un avvenimento significativo nella lunga e avventurosa storia di Frigidaire e dell’Arte Maivista, ed è una importante tappa anche nel quasi ventennale cammino della Repubblica di Frigolandia. Nulla dirò delle centinaia di “cose d’arte“ presenti: grafiche, pitture, disegni, sculture lignee, poster, riviste, fotografie, gigantografie e rarità, tesori miracolosamente sopravvissuti alle tante persecuzioni giudiziarie e alle incomprensioni infinite di cui siamo stati vittime. D’altra parte se Frigidaire e Frigolandia hanno resistito, il merito va alle migliaia e migliaia di persone che ci hanno sostenuto e confortato con idee, opere, azioni in una gara incredibile di generosità, visto che né la rivista, né Frigolandia ricevono alcun aiuto pubblico. Un’impresa quasi epica in sé, un inno obbligato al volontariato senza mercede, un’isola di resistenza in un oceano di devastante incultura e normale insensibilità. Lode dunque a questo comunale Museo di Roma in Trastevere e alla sua squisita direttrice Roberta Perfetti, che ci ha affidato coraggiosamente, visto il nostro scarso o nullo praticare le consuetudini comunali, l’intero piano terra e lo splendido chiosco dell’antico edificio di Piazza S. Egidio 1/B, per un’esposizione che si annuncia memorabile. Che tuttavia anch’essa si regge sul più puro slancio volontario e su una raccolta di fondi per le spese basata sul crowdfunding lanciato sulla piattaforma “Produzioni dal basso” (https://sostieni.link/37250). Un crowdfunding decisivo cui invito caldamente tutti a partecipare. Perché il bello di Frigidaire, nelle sue mille forme espressive è di unire le differenze, mettere in parallelo l’alto e il basso, l’universale e il particolare, la passione politica e il freddo spettacolo dei fatti, raccontare l’orrido/esaltante minestrone di tragedia FRIGIDAIRE Mostra a Roma e Antologia Speciale 1980-2025. Editoriale di Vincenzo Sparagna. Coordinamento e grafica di Maila Navarra.e commedia che è la realtà, un film verità in milioni di fotogrammi e frammenti, specchi, riflessi, flash stupefacenti. E lasciatemi dire infine che c’è qualcosa di meraviglioso in questo ritrovarci 45 anni dopo, insieme a tantissimi giovani nati dopo la rivista, nel cuore dell’amata Trastevere, dove Frigidaire prese il volo, tra il negozietto in vicolo della Penitenza 14 e le bettole dove si mangiava bene e spendeva poco. Non a caso lAntologia Speciale, un viaggio spettacolare tra immagini e invenzioni, realizzato in occasione della mostra, con il decisivo lavoro grafico di Maila Navarra, porta un’epigrafe che è un programma e un segno di speranza: “Ogni ritorno è una nuova partenza”.

NUOVO DIS/ORDINE GLOBALE

Per anni si è pensato che, finita la guerra fredda, sarebbe nato un “nuovo ordine globale” pacifico, ma la realtà è che sta crescendo sotto i nostri occhi un “dis/ordine globale” senza precedenti. La causa ultima è certamente l’anarchia strutturale del capitalismo, sistema nel quale ogni individuo, impresa o stato, è in guerra con gli altri, ma questa radice socioeconomica da sola non spiega quello che accade. In aggiunta v’è infatti la stupidità umana che mai come oggi pare invadere i cervelli dei potenti e degli impotenti, dei capi e dei gregari, invasi da ideologie e mitologie di ogni tipo, nazionalismi e fanatismi religiosi. L’inquinamento ambientale crescente si somma dunque in questa strana epoca postmoderna a un inquinamento mentale che pare inarrestabile. Un fattore decisivo di questo “impazzimento generale” è la nuova comunicazione istantanea planetaria. Infatti il web, i social media ecc., hanno modificato profondamente il rapporto di ogni singolo e gruppo sociale con la realtà. Milioni, miliardi di persone vivono immersi nei loro smartphone, come appendici di un malvagio Grande Fratello dalle molte facce che ne orienta gusti e pensieri in modo semiautomatico. Nell’universo comunicativo odierno, avvelenato da milioni di fake news, sia pilotate da gruppi d’interesse, sia nate dalle semplici reazioni individuali alla complessità del mondo, fioriscono i complottismi e le suggestioni più irrazionali. Così la realtà viene percepita capovolta, REPUBBLICA di FRIGOLANDIA, museo e redazione di FRIGIDAIRE e IL NUOVO MALE. Editoriale di Vincenzo Sparagna. Coordinamento e grafica di Maila Navarra. Immagine di Gianni Cossusi diffida dell’evidenza per rifugiarsi nel sospetto, si preferisce la fantasia malata alla logica e ai fatti. Ed ecco che mentre la Russia, governata dalla banda criminale dell’assassino Putin, invade l’Ucraina e riduce intere regioni a cumuli di macerie, tanti in occidente se la prendono con gli ucraini colpevoli di difendersi. Allo stesso modo si piangono le migliaia di vittime civili palestinesi nell’inferno di Gaza, ma spesso dimenticando i morti ebrei dell’attacco del 7 ottobre, gli stupri e le centinaia di ostaggi innocenti catturati dai nazisti islamici di Hamas, come se quella guerra non fosse stata scatenata dai jihadisti armati dall’Iran, e si riducesse alla tragica reazione rabbiosa e alle mire espansioniste del destrissimo governo israeliano. Una distorsione che nasce

Il FUTURO di FRIGOLANDIA

Archiviata finalmente con la sentenza del Consiglio di Stato del 6 luglio 2023 la lunga persecuzione di Frigolandia da parte del Comune di Giano dell’Umbria quali prospettive si aprono per la nostra Repubblica immaginaria? In primo luogo dovremo lavorare al consolidamento della nostra attività, da tre anni e mezzo in attesa della sentenza conclusiva e dunque impossibilitata a pianificare e decidere la sistemazione delle opere e degli archivi, nonché i programmi editoriali. In secondo luogo può andare avanti con maggiore determinazione la ricerca di uno spazio in una città importante dove esporre in modo adeguato anche tutte quelle migliaia di opere che non possono trovare posto nell’attuale sistemazione frigolandese. Un edificio dove installare un più grande e strutturato Museo/laboratorio dell’Arte Maivista, lasciando a Frigolandia il suo ruolo essenziale di retrovia riflessiva, tranquilla e poetica della nostra impresa complessiva. Il carattere urbano del progettato Museo renderebbe più facile affidare ai giovani protagonisti dell’arte e del pensiero, che negli ultimi anni hanno collaborato con noi, la continuità e lo sviluppo sia della rivista che del Museo stesso. In questo senso abbiamo preso in considerazione (senza escludere altre opzioni) soprattutto la città di Bologna, dove, oltre ad esserci una folta presenza giovanile, vivono e lavorano molti dei nostri autori più sperimentati e dove più facilmente possono essere presenti anche quelli che abitano nel nord Italia, segnatamente a Milano. In vista di questo sviluppo abbiamo deciso anche di invitare chi, da qualunque regione provenga vuole partecipare ai progetti futuri, a un periodo di permanenza e studio a Frigolandia nel prossimo autunno/inverno. Cerchiamo persone, specialmente giovani, che abbiano la passione dell’arte e della conoscenza e siano determinati a realizzare i propri sogni. Lo sviluppo che immaginiamo, in parte anticipato dalla creazione di alcuni interessanti “consolati” frigolandesi, è tanto più importante, perché i prossimi anni saranno decisivi non solo per dare continuità alla storia frigideriana, ma per raccontare e affrontare le profonde trasformazioni sociali e ambientali che s’annunciano.

FRIGOLANDIA FINALMENTE SALVA!

Con una sentenza impeccabile Frigolandia finalmente salva! Vince la causa contro lo sgombero voluto dal comune di Giano dell'Umbriail Consiglio di Stato ha finalmente smantellato e chiuso, speriamo per sempre, l’assurda persecuzione del Comune di Giano dell’Umbria contro Frigolandia. L’ordinanza di sgombero, temerariamente deliberata dalla giunta comunale nel marzo 2020 in piena emergenza Covid 19, è stata cancellata ed è stata riconosciuta la legittimità del contratto di convenzione da noi siglato nel 2005, che scadrà salvo una nostra disdetta, nel dicembre 2045. Possiamo dunque tirare un sospiro di sollievo e uscire dal clima di angoscia in cui abbiamo, nostro malgrado, dovuto operare negli ultimi tre anni e tre mesi. In questo momento storico di rinascita e rilancio del nostro progetto culturale e sociale, il mio e nostro pensiero va grato e commosso agli avvocati Alessandra Fagotti e Camillo Franceschini che ci hanno difeso egregiamente e vittoriosamente con la passione della verità e della giustizia che li caratterizza, alle quasi 23 mila persone che hanno sottoscritto l’appello su change.org lanciato da Eleonora d’Uffizi, alle migliaia di visitatrici e visitatori che ci hanno dimostrato in questi anni difficili e incerti la loro vicinanza e il loro affetto, ai giovani artisti e alle donne coraggiose che ci hanno seguito con fiducia pur in presenza delle nubi nere che minacciavano la nostra sopravvivenza, ai prestigiosi amici stranieri come il professor Kevin Repp dell’Università di Yale, autore di un accorato appello per salvare Frigolandia, agli intellettuali Nicola Lagioia, Achille Bonito Oliva, Paolo Flores d’Arcais, Antonio Scurati che scrissero due anni fa una lettera aperta al ministro dei beni culturali Dario Franceschini, cui questo sedicente “democratico” non si è mai degnato di rispondere, all’intramontabile e sempre meravigliosa Ilona Staller, che per noi sfidò a scacchi quattro campioni in una piazza di Perugia e ne uscì trionfante, al simpatico ed eccentrico amico e collezionista d’arte Giampiero Mughini, autore di una lucida invocazione a non disperdere il nostro prezioso archivio, ai moltissimi giornalisti e giornaliste che hanno denunciato in TV e scritto testi contro la persecuzione di cui eravamo oggetto, ad Alessandra Attiani e Massimo Saccares, registi del docufilm “I 40 ANNI di FRIGIDAIRE”, a Nicolò Porcelluzzi e Ivan Carozzi realizzatori del podcast "FRIGO!", agli irriducibili compagni dell’ex caserma occupata di Livorno, ai consoli frigolandesi e ai sodali di Roma, Pisa, Foligno, Perugia, Bologna, Genova, Milano, Napoli, Bari, Firenze, Trento, Siracusa, Vignola, Piacenza, Ascoli Piceno… un elenco che potrebbe continuare all’infinito. In questo momento di gioia e di entusiasmo ho il piacere e l’onore, con la tenace e bravissima Maila Navarra, sempre in prima linea nelle invenzioni e realizzazioni di Frigolandia, di invitare tutti alla nostra Festa della Rivoluzione del 14, 15 e 16 luglio, che, come ogni anno, celebra nel parco di Frigolandia la presa della Bastiglia del 1789, giorno storico per la nascita della moderna coscienza civile e democratica all’insegna delle parole d’ordine Liberté, Fraternité, Egalité.
Sarà una festa alla nostra maniera, ovvero semplice, ma quest’anno anche più densa di significato, un’uscita trionfale dal buio tunnel della persecuzione. A tutti dico: Ce n’est qu’un debut, continuons le combat! E avanti verso nuove avventure!


Nella foto: Vincenzo Sparagna con l’Amaro San Vincenzo, creato, come la Birra Frigolandia, dagli amici della Fabbrica di Birra di Perugia. L'etichetta è quella del santino inventato nel giugno 2022 da Alessandro De Rosa del Cantiere San Bernardo di Pisa. Il disegno dell'immagine è di Maila Navarra.

FRIGOLANDIA: ULTIMO APPELLO

La difficile resistenza di Frigolandia Frigolandia ultimo appello contro lo sgombero. Nella foto Vincenzo Sparagna, direttore di Frigidaire e Il Nuovo Male, all'ingresso del parco di Frigolandiaallo sgombero, assurdamente decretato a marzo 2020 dalla Giunta Comunale di Giano dell’Umbria e incredibilmente confermato da una contraddittoria e sorprendente sentenza del TAR dell’Umbria, è giunta alla sua battaglia finale. Abbiamo infatti presentato un estremo, ultimo e documentatissimo appello al Consiglio di Stato e siamo in attesa di sapere se almeno in quell’alto luogo di decisione verrà riconosciuto il nostro buon diritto a restare o verrà consumata l’infamia di distruggere senza alcuna ragione Frigolandia, il suo Museo, ricco di migliaia di opere, la sua memoria storica (decine di migliaia di libri e riviste) e la sua fervida attività di promozione culturale e umana. Con noi sono in attesa di una risposta gli oltre 21 mila che fino ad oggi hanno firmato l’appello su change.org e continuano a sottoscriverlo, e innumerevoli sono i giovani artisti, i gruppi culturali, scrittori, amiche e amici, giornalisti, le migliaia di persone che hanno frequentato, visitato e ammirato Frigolandia. Cosa ci riserva il futuro non lo sappiamo. Forse resteremo qui con un nuovo slancio, oppure finiremo, volenti o nolenti, per abbandonare la Repubblica che con tanto amore abbiamo inventato e costruito e tornare on the road, nomadi senza dimora, esiliati in patria, perseguitati ancora e ancora, costretti a un’eterna fuga senza fine. Intanto chiediamo a tutti di non interrompere il flusso esaltante di solidarietà che ci ha permesso di non perderci d’animo di fronte alla stupidità umana, alla cecità culturale, all’avidità insensata dei nostri persecutori. Sciocchi e stolti, essi, come i soldati romani che crocifissero il Nazareno, non sanno quello che fanno. Saremo noi così nobili d’animo da poterli mai perdonare?

Per raccogliere i fondi necessari alla resistenza di Frigolandia vale sempre l'invito a versare, se possibile, un contributo di qualsiasi importo sul cc/bancario di Frigolandia. L'IBAN è il seguente: IT73Y0306921811100000002284.
A quelli che doneranno almeno 30 euro (e manderanno una mail con il loro indirizzo a frigilandia@gmail.com) spediremo in regalo un disegno originale tratto dal nostro archivio affinché almeno una parte di esso sia custodito in futuro da chi lo ama.

SALVIAMO FRIGOLANDIA DALLA MINACCIA DI SGOMBERO!
SE AMI L'ARTE, LA CULTURA, IL LIBERO PENSIERO FIRMA E FAI FIRMARE LA PETIZIONE-APPELLO su CHANGE.ORG

La Resistenza di Frigolandia continua!

Con una sentenza sorprendente e La Resistenza di Frigolandiacontraddittoria il TAR dell’Umbria ha respinto il legittimo ricorso di Frigolandia contro l’assurda ordinanza di sgombero del Comune di Giano dell’Umbria, emessa l’11 marzo 2020 in piena pandemia. Ora il rischio di vedere disperso un immenso patrimonio artistico e distrutto uno dei centri di arte e cultura più innovativi, vivi e dinamici d’Italia è concreto. Ma la nostra resistenza a questo atto di vera barbarie giuridica, che molti hanno definito giustamente un autentico crimine culturale, prosegue. Mentre prepariamo i prossimi passi giudiziari, chiamiamo dunque a raccolta tutti i nostri amici perché facciano sentire ancora più forte e determinata la loro protesta. Distruggere uno dei più importanti presidi culturali italiani, per la cui salvaguardia hanno sottoscritto un appello già ventimila persone, è un atto insensato che ci auguriamo altri giudici più attenti e illuminati possano ancora impedire.

Per raccogliere i fondi necessari a resistere in questo momento difficile invitiamo tutti, se possono, a versare un contributo di qualsiasi importo sul cc/bancario di Frigolandia. Ecco l’IBAN: IT73Y0306921811100000002284.
A tutti quelli che invieranno almeno 30 euro (e una mail con il loro indirizzo completo a frigilandia@gmail.com) spediremo in regalo un prezioso disegno originale tratto dal nostro archivio affinché almeno una parte di esso sia custodito in futuro da chi lo ama.

SALVIAMO FRIGOLANDIA DALLA MINACCIA DI SGOMBERO!
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Mondomatto: pandemie & panfollie

Il bello della vita è che non finisce mai di stupire. Ma non sempre lo stupore è suscitato da notizie positive. Oggi quello che stupisce sono forme di follia collettiva che stanno contagiando l’umanità più della stessa pandemia da coronavirus. Ma vado con ordine e comincio da noi. Mondomatto n.1 - Sono due anni che, in perfetto parallelismo con la pandemia, Frigolandia vive nell’incertezza, senza sapere se potremo continuare a tenerla aperta e produrre giornali, libri, cultura e arte, oppure dovremo fermare l’attività e ridefinire luoghi e modi per non disperdere un patrimonio di opere e idee unico al mondo. Al momento aspettiamo la sentenza del TAR, che si è riunito il 21 dicembre scorso per giudicare i nostri sacrosanti ricorsi contro l’illegittima ordinanza di sgombero emessa l’11 marzo 2020 dal sindaco leghista di Giano dell’Umbria. Nel frattempo ventimila persone hanno firmato l’appello su change.org per salvare Frigolandia, ma il ministro Dario Franceschini non si è degnato di rispondere. Dicono sia ministro della cultura… sarà vero? Mondomatto n.2 – Dopo circa sei milioni di morti e centinaia di milioni di contagiati da Covid 19 continuano ad esserci folle di sprovveduti (e non solo loschi fascisti!) che non vogliono vaccinarsi, anzi protestano contro una immaginaria dittatura sanitaria: è l’ennesimo delirio complottista. Pur di non confrontarsi con la fastidiosa complessità del mondo si attribuisce la colpa di tutto a un fantomatico complotto e via all’odio, via alle proteste, dagli all’ebreo! Addirittura ci sono no vax che rifiutano le cure e muoiono di covid convinti che siano i medici a ucciderli! Mondomatto n.3 – Il complottismo dilagante ha trovato terreno fertile negli Stati Uniti. Mondomatto. Immagine di Maila Navarra, editoriale di Vincenzo Sparagna. FrigidaireMilioni di americani credono alle bugie di Donald Trump sulle elezioni truccate, nonostante tutti i suoi ricorsi siano stati respinti dalle stesse autorità repubblicane dei diversi stati. Ma che importa? Come diceva Goebbels basta che una bugia sia ripetuta milioni di volte e diventa una verità. E Trump adopera lo stesso sistema. Così la democrazia americana, già ferita gravemente, s’avvia a generare il più pericoloso neofascismo degli ultimi decenni. Mondomatto n.4 – Mentre tutti blaterano di transizione ecologica ed economia green nessuno dice una parola sulla corsa agli armamenti che non è mai stata così frenetica. Come se i missili, le bombe, i carri armati ecc. facessero parte di un’altra realtà. La produzione di questi giocattoli di morte vede l’Italia al quinto posto nel mondo. Ma niente paura, forse presto i carri armati saranno elettrici…

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La RESISTENZA di FRIGOLANDIA: a che punto siamo

La Resistenza di Frigolandia al tentativo del Comune di Giano dell’Umbria di chiuderla continua e si allarga. Moltissime sono state e continuano ad essere le manifestazioni di solidarietà ricevute da ogni parte d’Italia e del mondo. Non ha invece fatto nulla in nostra difesa il Ministero dei Beni Culturali, nonostante le circa 20 mila firme raccolte dall’appello su change.org e la lettera aperta di un gruppo di celebri intellettuali direttamente all’on. Dario Franceschini. Eppure da quando è cominciata l’ultima persecuzione contro di noi sono state numerosissime le visite di giovani, famiglie e studiosi a Frigolandia. Incontri tutti emozionanti perché ci ha fatto comprendere ancor meglio la distanza tra le fredde istituzioni e l’entusiasmo e l’intelligenza delle persone semplici. Tra i tanti che sono venuti a visitare la nostra Repubblica Marinara di Montagna mi piace ricordare in particolare il giovane Mattia Santori, uno dei fondatori del movimento delle Sardine, che ha scritto anche sul loro blog un lucido articolo augurale “La sinistra riparta da Frigolandia”. Ottima idea davvero, ma finora la sedicente sinistra dorme il sonno degli stolti. Un triste letargo che non riguarda solo la sinistra, è il mondo politico nel suo insieme che non capisce l’importanza decisiva per i giovani di una ricerca culturale aperta e libera come la nostra. Questa cecità è scandalosa se si pensa che Frigolandia, oltre a essere un centro editoriale in piena attività, ospita il Museo dell’Arte Maivista, gratuito e aperto a tutti, dove sono archiviate e visionabili migliaia di tavole originali fondamentali per la cultura dell’ultimo mezzo secolo. Nel silenzio bruto e irresponsabile delle forze politiche e del governo un segnale incoraggiante è venuto invece dal TAR (il Tribunale Amministrativo Regionale dell’Umbria) che il 13 aprile scorso, respingendo la pretesa del Comune di accelerare lo sgombero, ha accettato la nostra richiesta di sospensiva e fissato l’udienza che si occuperà del contrasto con il Comune di Giano al 21 dicembre 2021. Ci sono dunque ancora tutta l’estate e l’autunno per far sentire la propria voce in difesa di Frigolandia. Perciò venite a trovarci e siate i migliori testimoni della bontà del nostro lavoro, animato da giovani di talento e rivolto al futuro, ma prezioso anche per salvare un patrimonio culturale insostituibile.

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Un gruppo di amici a FRIGOLANDIA con Vincenzo Sparagna e Mattia Santori del movimento delle Sardine

“FRIGOLANDIA NON DEVE CHIUDERE!”, una lettera aperta al Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini firmata da 4 grandi intellettuali italiani: Achille Bonito Oliva, Paolo Flores d’Arcais, Nicola Lagioia, Antonio Scurati.

Il Comune di Giano dell’Umbria, l’11 marzo scorso, in piena emergenza covid, ha emesso un’incredibile ordinanza di sgombero di una proprietà immobiliare affidata dal 2005, a titolo oneroso con un contratto di convenzione, a FRIGOLANDIA srl. Contro questa ordinanza Frigolandia ha presentato ricorso al TAR, ma la questione non può essere affidata alla sola disputa giuridica. FRIGOLANDIA, idealmente la terra della storica rivista FRIGIDAIRE, “Repubblica della fantasia”, “Accademia delle invenzioni”, “Città immaginaria dell’Arte Maivista”, una definizione inventata nel 1985 da Andrea Pazienza e Vincenzo Sparagna, è un polo culturale della creatività, un Museo, una Biblioteca e un Archivio vastissimo che conserva, oltre a libri e riviste rare, circa quattromila opere dei maggiori autori italiani ed europei di satira, fumetto, illustrazione e arte degli ultimi decenni. Frigolandia è stata visitata negli anni da migliaia di giovani, famiglie, ricercatori e studiosi di ogni parte d’Italia e del mondo moltiplicando anche l’afflusso turistico sul territorio umbro. La minaccia di sgombero è tanto più assurda in quanto Frigolandia non riceve contributi pubblici, paga regolarmente il canone previsto dal contratto e svolge un’intensa attività con la pubblicazione di riviste e libri, la produzione di video, l’organizzazione di mostre ed eventi culturali in tutta Italia. La scomparsa di Frigolandia distruggerebbe una delle più originali esperienze artistiche e giornalistiche europee. Significherebbe l’interruzione del suo intenso lavoro editoriale e la dispersione della Biblioteca e del prezioso Archivio, oggetto di numerosissime tesi di laurea italiane e di studi specialistici anche nella prestigiosa Università di Yale nel Connecticut. Sarebbe un danno irreparabile e un vero crimine culturale. Signor Ministro, Frigolandia non deve chiudere! Lei che, con la recente riforma del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha dimostrato sensibilità verso la creatività contemporanea, istituendo un’apposita Direzione per sostenere le industrie culturali e creative, non può permettere lo sgombero di Frigolandia. Si tratta di uno spazio che, oltre ad essere Museo, Archivio e Biblioteca, è pure un laboratorio vivo che dà voce a giovani scrittori, illustratori, fumettisti, fotografi, videomaker, musicisti, i quali continuano, innovandola, l’opera di quanti hanno contribuito alla sua nascita. In questo senso Frigolandia, a buon diritto, dovrebbe essere protetta come Museo, Archivio e Biblioteca, ed essere subito inserita tra i “Luoghi del Contemporaneo” riconosciuti dal Suo Ministero.

Achille Bonito Oliva, Paolo Flores d’Arcais, Nicola Lagioia, Antonio Scurati


FRIGOLANDIA NON DEVE CHIUDERE Lettera aperta al Ministro Dario Franceschini, di Achille Bonito Oliva, Paolo Flores d'Arcais, Nicola Lagioia, Antonio Scurati

L’Avventura Maivista e la sua realtà attuale

Ci è stato finalmente consegnato il volume “L’Avventura Maivista di Frigidaire 1980-2020”, 248 pagine di 44 autori illustrate da foto rare e inedite, il tutto curato con la abituale precisione e il gusto raffinato da Maila Navarra. Alla fine del libro, che per la varietà dei contributi e la ricchezza di aneddoti si legge davvero d’un fiato, c’è una piccola cronologia della storia di FRIGIDAIRE, che si conclude con l'ordinanza di sgombero di Frigolandia emanata l’11 marzo 2020, in piena emergenza Covid, dalla giunta comunale di Giano dell’Umbria e dal suo Sindaco Manuel Petruccioli. A questa ordinanza ci siamo opposti facendo ricorso al TAR, ma quello che più conta è che si è spontaneamente creata attorno a noi un’onda positiva di sostegno e stima. In poche settimane centinaia di giovani e meno giovani sono venuti a trovarci a Frigolandia, moltissimi articoli solidali sono apparsi su giornali italiani, cartacei e online, come su riviste internazionali, fino al Magazine dell’Università di Yale sul quale è uscito un appassionato articolo del prof. Kevin Repp sulla gravità della scomparsa di Frigolandia per la cultura italiana e mondiale. A tutti i firmatari della petizione/appello su change.org e a chiunque ci è stato e ci resta vicino in questo momento difficile rivolgo un grazie di cuore a nome di tutta Frigolandia. Tuttavia non posso non avvertire che la protesta da sola non basta, il giudizio del TAR arriverà Petizione per salvare FRIGOLANDIA, redazione delle riviste FRIGIDAIRE e IL NUOVO MALE, Museo dellìArte Maivista, fumetto e illustrazione, archivio storico, biblioteca, centro culturale tra i più importanti in Italiapresto e ogni ulteriore prova di solidarietà è importante. Prevarrà la giustizia, la saggezza e l’intelligenza oppure la gretta avidità di amministratori ciechi e sordi che considerano un ostacolo al loro potere il libero pensiero e la bellezza dell’arte? Lo vedremo insieme… Perciò dico ad amiche e amici, maturi artisti e fresche poetesse, giovani speranze del video, amanti dell’invenzione rigeneratrice, non smettete di seguire e sostenere la nostra battaglia che è la vostra per il diritto alla creatività e alla memoria. Tutto è ancora in gioco. Moltiplicate dunque gli appelli, le iniziative, i messaggi al Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, per dare forza a una difesa non solo legittima contro un atto sbagliato e sospetto, ma umanamente sacrosanta.

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