di Vincenzo Sparagna -
24-09-2019
Fregato dalla bulimica voglia di potere del barbuto Salvini, il governo più infame e pasticciato del dopoguerra è finalmente caduto. L'inqualificabile Giggino Di Maio, tradito bellamente dall'alleato leghista, ha fatto una giravolta di 180 gradi e si è dovuto piegare all'alleanza con l'odiato Partito Democratico. Un evento reso possibile solo grazie all'astuto contropiede di Renzi che, proponendo un governo PD/Cinquestelle, ha spiazzato lo stesso Zingaretti. E siamo passati così a un altro governo, certo un po’ meglio del precedente, ma non meno ambiguo e pasticciato. La destra si è scatenata dicendo che è il governo dei mitici “poteri forti”, la solita baggianata di tutti i fascismi populisti da un secolo ad oggi. In realtà è un mix di realismo e timidezza, furbizia e ipocrisia di un ceto politico senza qualità. Leggi Tutto |